Impronte di Dinosauri Forcella Staulanza - listolade.it

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Impronte di Dinosauri Forcella Staulanza

Agordino > Selva di Cadore
Poco distante dalla Forcella Staulanza si possono osservare le impronte di dinosauri, su un ammasso Dolomitico distaccato dal Monte Pelmetto e scoperto da Vittorino Cazzetta. Il masso di grandi dimensioni (10m x 6m) proviene da una vecchia frana che aveva provocato il distacco di rocce triassiche dallo spigolo meridionale del Monte Pelmetto a quota 2050 metri. Il Cazzetta aveva osservato sulla superficie del blocco Dolomia, nel detrito di falda, delle file si “coppette incavate” per le quali era difficile dare delle spiegazioni di origine non legate all’attività animale, per quanto a quel tempo in Italia non erano ancora note tracce o resti fossili ascrivibili con certezza a dinosauri nello stivale e quindi la loro prima interpretazione come tracce fossili di dinosauro furono accolte con scetticismo ed incredulità. Lo studio ad opera di Paolo Mietto, dell’Università di Padova, ha evidenziato la presenza di un centinaio di impronte: sono osservabili tracce riconducibili ad almeno tre specie di dinosauro in movimento sulla piana di marea durante il triassico superiore. Le pubblicazioni scientifiche parlano di Coleurosauri, piccoli rettili carnivori, molto agili, appartenenti al gruppo dei Saurischi con le ossa del bacino disposte in modo molto simile a quelle dei rettili odierni. A questa specie appartengono le impronte più numerose. Altre orme invece sono state lasciate da preSauropodi, antenati primitivi dei giganteschi Sauropodi erbivori. La pista più spettacolare e meglio individuabile appartiene a un Ornitisco, l’orma tipicamente dinosaurana in quanto “tridattile” con il dito mediano allungato e due più corti divaricati. Millenni di anni fa il paesaggio Dolomitico doveva essere simile a quello delle odierne Bahamas o delle spiagge del Golfo Persico, dove lingue di mare si inoltravano lentamente nell’entroterra, lasciando ad ogni nuova bassa marea specchi d’acqua poco profondi; in questi acquitrini sconfinati i dinosauri erbivori trovavano alche per sfamarsi e i dinosauri carnivori cacciavano i loro simili erbivori, diventando incontrastati padroni delle terre emerse. Tali animali non erano di dimensioni mastodontiche, essi infatti appartengono al Triassico Superiore, il periodo in cui i dinosauri fecero la prima apparizione; si possono quindi  definire gli antenati dei giganteschi e terribili carnosauri giurassici. L’importanza di questa scoperta  è data dalla presenza sul suolo italiano di soli altri due siti simili, nei Monti Pisani in Toscana scoperto da Franz von Heune e in Trentino; poi su scala europea, una simile scoperta è avvenuta nel Parco Naturale del’Engandina in Svizzera.

I coleurosauri sono un gruppo di dinosauri teropodi che include i sottogruppi dei tirannosauridi, degli ornitomimosauri e dei maniraptora.
Gli Ornitischi sono uno dei due grandi ordini di dinosauri, raggruppanti esclusivamente forme erbivore.
I sauropodi sono un gruppo di dinosauri saurischi, esclusivamente erbivori, vissuti tra il Triassico superiore e il Cretaceo superiore.
Biblografia:
Guida storico-alpina di Belluno Feltre - Ottone Brentari
Guida Insolita alle Dolomiti - Dino DiBona
L'Agordino e le sue Dolomiti - Giorgio Fontanive
Foto: Dell'Agnola Silvio

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