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Paleolitico

Montagna > Le Dolomiti > Paleontologia
È il Periodo Preistorico più antico, contrassegnato dall’uso di pietra, osso, corno e legno per fabbricare utensili e armi, prima che fosse introdotto l’uso del metallo. Comprende un arco di tempo molto lungo, dalla fine del Pliocene-inizi del Pleistocene fino alla fine dell’ultima glaciazione, circa 10.500 anni fa. Con mesolitico e Neolitico, il Paleolitico costituisce il periodo denominato “Età della Pietra”,  che copre quasi l’intera storia dell’uomo sulla terra: ebbe inizio con la produzione dei primi utensili in pietra e in alcune zone del mondo, come Australia e Polinesia, si può dire conclusa solo da due secoli, con l’introduzione del metallo da parte degli europei. Verso la metà del XIX secolo gli archeologi europei stabilirono per la prima volta con certezza l’esistenza dell’uomo gia da tempi remotissimi e con lui animali, oggi estinti. Nel Paleolitico inferiore l’uomo viveva per lo più di raccolta, mentre in quello medio e superiore si dedicò alla pesca e alla caccia con strumenti specializzati. Le prede erano solitamente costituite da cavalli, cervi, capre, antilopi, etc. secondo la regione e il clima, in casi rari cacciavano anche i mammut e nel Nord America i bisonti venivano catturati spingendoli entro gole senza uscita. I gruppi etnici del tempo si spostavano in base alle migrazioni delle prede; il nomadismo portava a prediligere accampamenti formati da frangivento, tende e rozze capanne, oltre alle caverne naturali. È ancora molto discusso il momento preciso in cui ebbe inizio l’utilizzo del fuoco: per alcuni scienziati sono significative le tracce di argilla combusta e ossa annerite rinvenute in alcuni siti africani, il fuoco era gia conosciuto da Australopithecus e da Homo Habilis circa 1.500.00 di anni fa. Segni più evidenti dell’accensione del fuoco si trovano in Spagna, Cina, e Ungheria e si datano tra 400.000 e 300.000 anni fa. Nel paleolitico medio e superiore i focolai erano presenti in tutti gli accampamenti; il fuoco era prima usato come luce e calore e per tenere lontano gli animali feroci, in seguito per la cottura dei cibi e infine per rendere più facilmente lavorabile la selce, per cambiare colore hai pigmenti naturali e in alcune, rare aree, per cuocere le statuette e i vasi d’argilla. Gia nel Paleolitico si hanno testimonianze di sepolture: ad Atapuerca nei pressi di Burgos in Spagna, sono stati rinvenuti 35 scheletri Preneanderthaliani in un pozzo che ricondurrebbero ad un atto funebre avvenuto circa 300.000 anni fa: l’ipotesi è confermata anche dall’assenza di utensili e di ossa animali o segni di lotta che farebbero pensare ad un assalto di animali feroci. Nell’ultima parte del Paleolitico queste pratiche divennero più elaborate, accompagnate da corredi funebri, utensili, decorazioni con ocra rossa e talvolta perle.
Bibiografia: http://it.encarta.msn.com/
Evoluzione climatica e geomorfologia dell'Agordino...... - Grafica Niero - Bertini Alberto
www.wikipedia.it
Testi: Dell'Agnola Silvio in la collaborazione di Mirella Munaro

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