Rifugio Vazzoler (1714m) - listolade.it

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Rifugio Vazzoler (1714m)

Montagna > Civetta > Civetta Sud
Sulla sommità del Col Negro di Pelsa, sotto la Torre Venezia e dinanzi alla Torre Trieste, è il rifugio più importante nel gruppo, infatti rappresenta un punto di riferimento essenziale per quanti frequentano il comprensorio della Civetta. Il rifugio costituisce la base di partenza per tutte le ascensioni sul versante meridionale. Inaugurato dal CAI di Conegliano, il 30 giugno 1929. È dedicato a Mario Vazzoler. Dispone di 80 posti letto; nell’edificio classico e in un tabià che rimane aperto anche durante il periodo invernale. Sul luogo si trova una chiesetta ed un giardino botanico intitolato ad Antonio Segni offre la possibilità di osservare numerose specie floreali.Al rifugio ci si può accedere dalla Capanna Trieste (m 1135) con il segnavia n°555 lungo una strada a tornanti sopra la Val Corpassa (Mussaia) o altrimenti sempre dalla Capanna seguendo il "Troi del Bàga" codesto sentiero si stacca dal citato segnavia all’altezza della sbarra all’inizio della Mussaia e risale direttamente il Col Negro di Pelsa con un tracciato molto ripido.

Proprietà: CAI Conegliano (tel. 0438/24041)
www.caiconegliano.it
Gestore: Bruno Sorarù (tel. 0437/721278)
Cartografia: Tabacco 015 Marmolada Civetta .....
IL GIARDINO ALPINO ANTONIO SEGNI

Il Giardino Alpino Antonio Segni è collocato nei pressi del Rifugio Vazzoler, sulla sommità del Col Negro di Pelsa, è stato creato dal CAI di Conegliano nel 1963. Il Giardino si estende su una superficie di 5000mq, all’interno del quale si svincolano numerosi sentieri. Dal giardino si ha un panorama fantastico sulla parte sud del Gruppo della Civetta, con le splendide Torri Venezia e Trieste, la Val dei Cantoni e la Busazza. In sostanza il giardino si divide in due sezioni, una lasciata all’evoluzione naturale, mentre nell’altra è ricreato l’ambiente tipico della zona dolomitica. Il giardino è gestito dal CAI di Conegliano, il quale si avvale di volontari per la manutenzione delle numerose specie in esse contenute; all’interno di questo piccolo paradiso terrestre si trovano quasi 180 specie . Vi si trovano piante del piano montano, subalpino ed alpino, specie autoctone del settore alpino orientale. Tra questi spiccano gli endemismi dolomitici ed est alpini come il raponzolo di roccia, la Campanula della Carnia, La Bonarota Comune, la Cinque Foglie delle Dolomiti, il Rododendro Nano e la Sassifraga incrostata. Tutte le specie presenti all’interno del giardino sono identificabili dal turista grazie al cartellino di riconoscimento.
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