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Vie del Ferro

Agordino > Colle Santa Lucia
Erano strade che collegavano i giacimenti ferrosi del Fursil, sui pendii meridionali del Monte Pore in territorio di Colle Santa Lucia, al forno vescovile posto vicino al Castello di Andraz a Nord-ovest e ai forni delle Valli di Agordo, Zoldo e Boite verso Sud-est. Nell’anno 1558 il Cardinale Madruzzo ordinò la costruzione di una nuova via per collegare in modo più rapido le miniere, al forno di Valparola, la stessa strada divenne un’importante via di scambio di merci con il Tirolo, attraverso il passaggio di Valparola. Il materiale ferroso estratto era trasportato lungo queste strade, talvolta ricoperte di “salesato”, con muli e cavalli. La “Strada dela Vena”  parte da Posalz, attraversa il grande scosceso dirupo di Vauz (sentiero difficile) arriva al Maso di Costalta, prosegue verso Pianaz e con tracciato in quota giunge al castello, tale itinerario storico venne ritrovato da studi effettuati dalla Soprintendenza di Venezia; mentre l’antica “Via del Ferro” con tracciato che si distende ad una quota minore, attraversa gli abitati di Sopradàz, Forcia, Colcuc, Larzonei, Andraz e Cernadoi. Oltre a queste vie il minerale grezzo veniva trasportato a Caprile, ove era sito un importante forno fusore e vero lo Staulanza: lungo questa ultima via, a Selva e a Pescul, giacevano altri forni e fucine; una volta al passo il ferro veniva inviato agli opifici zoldani e quindi, come prodotto finito o semilavorati a Longarone, da dove era fluitato alla volta di Venezia.
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