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Il Paese: Taibon Agordino

Agordino > Taibon
Taibon sorge ad un altitudine di 628 metro, sulla confluenza del Torrente Cordevole e del Tegnas che scende dalla Valle di San Lucano, tale Valle è il simbolo del Paese, ha la caratteristica forma ad U dovuta al ritiro dei ghiacciai. È “protetta” dalle possenti Pale di San Lucano a Nord, e dal maestoso Agner (Piz) a sud. Il territorio comunale si distende per 90 km2 secondo per dimensioni e terzo per abitanti, circa 1700. l’origine del nome, lasciando perdere le leggende, si perde nella notte dei tempi, l’ipotesi più plausibile sembra vada ricercata in un etimo di origine latina da cui derivò “Tabullo” e quindi “Taibono” (G.Piloni, Historia Bellunese – 1607). La chiesa Parrocchiale di Taibon è dedicata alla Beata Vergine dell’Addolorata, venne consacrata nel 1946, ha uno stile certamente moderno-semplice, venne presa a modello della lontana Comunità Agordina e dai costruttori della Chiesa di Kosseir in Egitto. Altra importante chiesa di Taibon è quella di San Cipriano, antecedente al XiV° secolo recentemente restaurata, tale chiesa custodisce una pregevole pala d’altare, opera del Paris Bordone. A Val sorge la chiesa dedicata alla Madonna del Caravaggio e a Listolade la chiesetta è dedicata al Redentore. Nella Valle di San Lucano sorge la chiesa più caratteristica dedicata a San Lucano.
Nell’anno 923 con donazione di Berengario I Imperatore, l’Agordino diventa Feudo del Vescovo-Conte di Belluno ed Agordo il centro amministrativo cui era preposto un gastaldo o giudice, sostituito più tardi da un capitano: da cui l’uso di chiamare la Comunità Capitaniato. Il 18 ottobre 1185 il pontefice III confermò al Vescovo gli acquisti e le giurisdizioni dei suoi predecessori. Fra le “Cappelle” di Sottochiusa di cui fa cenno la Bolla Papale, vengono certamente comprese le due chiese di Taibon di S. Cipriano e s. Lucano. I nuclei abitanti più antichi sono Taibon, Peden, Val e Listolade, corrispondenti alle antiche “Regole” che per secoli fecero parte del “Comun de Sottochiusa”, ed i cui rappresentanti si riunivano per trattare gli affari comuni sul “Col di Mola”, ossia davanti alla Chiesetta di San Rocco, demolita a seguito dell’alluvione del 1966. appena a nord di Listolade, oltrepassato il Torrente Corpassa, esisteva un tempo un fortilizio di semplice muro a secco rinforzato da travatura, denominata “Chiusa” che controllava l’angusto passaggio, tra il Comuni di Sottochiusa e Soprachiusa. Tale luogo è rimasto importante nella storia per l’opposizione degli Agordini nel 1439 all’avanzata di Filippo Maria Visconti, sceso con le truppe dai Passi di San Pellegrino e Valles, in cui trovò la morte il nobile bellunese Capitano Bartolomeo Miari. Nel XIV secolo era fiorente l’industri mineraria, alla quale aveva dato notevole impulso la nobile famiglia degli Avocano, rendendo della massima efficienza tutti i forni della vallata. Di conseguenza divenne di grande importanza il carbone, indispensabile per forni e fucine, questo carbone veniva prodotto nei boschi in luoghi denominati “Ial” sparsi un po’ ovunque nel territorio comunale. Sotto il dominio Veneto dal 1404 al 1796 divenne di fondamentale importanza il commercio del legname, di cui erano ricchi i nostri monti, divenne quindi di grande importanza la fluitazione dei tronchi detta “Menada” per il Cordevole e Piave sino a Venezia. Nel 1743 Giovanni Crotta, la cui famiglia di origine lombarda fu legata per ben tre secoli allo sfruttamento delle Miniere di Valle Imperina otteneva l’investitura di tutte le “Buse” della Valle di San Lucano. E proprio sulla scia dei Crotta si era andata affermando e consolidando la fortuna la famiglia nobile Costa di Forno di Val. Al suo illustre rappresentante Fioravante , artista del legno e della pietra, è ora dedicata la scuola Materna del Paese; mentre la scuola Elementare è dedicata a Pio Soccol, che fu il primo Sindaco del Comune nell’anno 1866. negli anni il comune venne colpito da numerose calamità, pestilenze, incendi, alluvioni, frane e valanghe:

1348/1482/1547 mortali epidemie di peste spopolano numerosi paesi.

1630 una valanga distrugge la Chiesa di San Lucano

1748 una disastrosa piena del Tegnas, generata da una frana che ne ostruì il passaggio distrugge i forni e le officine di Val.

1790/1826 infuria per diversi anni la peste Falcadina

1854 un disastroso incendio colpisce il paese di Taibon, 60 case distrutte.

1865 una frana si abbatte sulle pareti del Framont, tra Listolade e Ronch de Bos: 2 morti (padre e figlia).

1882 disastrosa alluvione che colpisce in modo particolare San Cipriano.

1908 disastrosa frana di Ambrusogn, distrugge i villaggi di Prà e Lagunaz: 28 morti e decine di feriti.

1917/1934 nuovi furiosi incendi

1918 mortale epidemia: la spagnola.

1966 altra disastrosa alluvione paragonabile a quella del 1882.


Biblografia:
L'AGORDINO e le sue Dolomiti - Girgio Fontanive - Edizioni LagirAlpina
TAIBON - G. Fontanive, L. Cadorin - NuoviSentieri Editore
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